Intelligenza erotica



Qualche giorno fa ho comprato un libro che mi aveva colpito perché tratta di una tematica su cui io stesso ho riflettuto e scritto. Il tema è quello della presenza di forze contrastanti dentro di noi che giocano (anche) in campo amoroso. 


Si potrebbe direte che c’è in noi una tensione, una dialettica, fra il bisogno di sicurezza e il bisogno di scoperta e avventura, e che tale dialettica, in campo amoroso, si traduce nel cercare, a un polo, la stabilità di un rapporto con una persona fidata e familiare, con cui intercorrono rapporti di solidarietà, comprensione reciproca, affetto, riconoscenza, amicizia, e al polo opposto, persone che “fanno battere il cuore” e ci attraggono in modo pericoloso e misterioso. 


Con le prime ci sentiamo protetti, sicuri, rilassati; il rapporto è perlopiù facile e sereno - il rovescio della medaglia può essere la prevedibilità e la povertà di stimoli, di emozioni, di novità, anche in campo sessuale. 


Con le seconde la sessualità funziona a meraviglia e si carica sovente di componenti aggressive che fanno sentire tutta la forza dell’attrazione e del desiderio - il rovescio della medaglia, per dirlo in estrema sintesi, è che si costruisce poco e nulla fuori dal letto, anche in termini di stabilità e crescita personale.


Il tema, che ho già accennato su questo blog e svilupperò in altri post, è riassunto mirabilmente da Nietzsche nell'aforisma 14 della Gaia scienza:


Poco per volta proviamo fastidio per ciò che è vecchio, posseduto in tutta sicurezza, e ritorniamo a tendere le mani … il possesso viene per lo più diminuito dal possedere.


L’ultima osservazione è vecchia come il mondo e la si trova per esempio in Platone.


Quanto al libro che sto leggendo, si tratta di Intelligenza erotica, di Esther Perrel. Howard Gardner ci ha abituati a distinguere diverse varietà di intelligenza, ma questa non era contemplata. Trovo molto interessante l'idea di usare l’intelligenza per cercare di scoprire che cosa governa nel bene e nel male le nostre passioni erotiche, che cosa le indirizza, che cosa le modula… Nel mio libro D’amore e d’accordo la scommessa era di poterla usare per fare durare un rapporto nonostante le difficoltà e le ambivalenze. Questo libro in un certo senso completa il mio.


Mi pare che il senso complessivo sia sintetizzato nel brano seguente:


Qualsiasi persona o sistema esposto alla novità e al cambiamento costanti rischia di cadere nel caos, ma se è troppo rigido o statico smette di crescere e alla fine muore. Questa danza infinita tra cambiamento e stabilità è come l'àncora con le onde.

Le relazioni tra adulti rispecchiano fin troppo bene questa dinamica. Nel nostro partner cerchiamo un’àncora salda e affidabile. Allo stesso tempo vogliamo che l'amore ci offra un'esperienza trascendente in grado di elevarci al di sopra delle nostre vite comuni. La sfida per le coppie moderne sta nel riconciliare il desiderio di sicurezza e prevedibilità con quello di ciò che è eccitante, misterioso e incute soggezione.

Esistono pochi fortunati per i quali questa non è affatto una sfida. Coppie che riescono facilmente a integrare la pulizia del garage con i massaggi alla schiena. Per loro, non c'è dissonanza tra impegno ed eccitazione, tra responsabilità e gioco. Possono comprare una casa e farci dentro delle porcherie. Possono essere genitori e amanti. In breve, sono in grado di fondere senza sforzo l'ordinario con l'incredibile. Ma per il resto di noi, cercare l'eccitazione nello stesso rapporto in cui costruiamo la stabilità è dura. Purtroppo, molte storie d'amore si sviluppano in una direzione tale che per conquistare la stabilità viene sacrificata la passione. Chiamatemi idealista, ma sono convinta che l'amore e il desiderio non si escludano a vicenda, è solo che a volte non si trovano nello stesso luogo allo stesso momento. In effetti, sicurezza e passione sono due bisogni fondamentali che hanno origine da motivazioni differenti, e che tendono a spingerci in direzioni diverse. Stephen Mitchell, psicanalista incredibilmente profondo, nel suo L'amore può durare? ci offre uno schema per riflettere su questo rompicapo. Tutti noi, sostiene, abbiamo bisogno di sicurezza: permanenza, affidabilità, stabilità e continuità. Questi istinti di radicamento ci fanno restare con i piedi per terra nel corso della nostra esperienza umana. D'altro canto, abbiamo anche bisogno di novità e di cambiamento, forze generative che danno pienezza alla vita. Il rischio e l'avventura vi hanno ampio spazio. Siamo contraddizioni viventi, da un lato in cerca di sicurezza e prevedibilità, dall'altro affamati di diversità.

Avete mai visto un bambino lanciarsi di corsa in esplorazione e poi tornare subito indietro per assicurarsi che mamma e papà siano ancora lì? I bimbi devono sentirsi sicuri per poter andare alla scoperta del mondo, e una volta soddisfatto il desiderio di esplorazione vogliono rientrare alla base per riprendersi. È uno sport al quale torneranno da adulti, che culmina nei giochi dell'eros. Periodi di audacia e rischio si alterneranno a periodi in cui si cercherà sicurezza e stabilità.


Le soluzioni proposte dall'autrice sono varie e interessanti, alcune semplicistiche, altre illuminanti. Consiglio questo libro perché può aiutare a ripensare la propria vita e i propri rapporti amorosi riflettendo su ciò che ci attrae e ci allontana nelle diverse relazioni.


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