Quanto vorrei non chiedermi come
Quanto vorrei cancellare le parole
Non c’è una sola parola silenziosa in questa enorme biblioteca.
Perché tu ridi, bambino arabo, di quale gioia ti compiaci?
Qualcuno provvede a te
E tu non lo sai
Bambino fragile e innocuo.
Sgambetti ossuto nei calzoncini larghi del bazar
Batti le mani e ridi a qualcosa che io non vedo.
Vuoi giocare con me
E io non so come fare.
Ma a te ridono gli occhi, i riccioli neri luccicanti, i denti bianchi
Ridi e non lo sai
A te non importa come
Tu vuoi giocare.
Tu mi vedi e stai già giocando
E io non so COME.
Ma oggi resta con me
Dolcissimo e innocente.
Resta, resta con me
Con questo misterioso abisso tra noi
Con questo deserto davanti a me
Che tu, amore, non vedi.
Regalami il tuo silenzio.
Tu guardi attraverso di me e ridi della tua gioia misteriosa e semplice.
Mamma e papà ti tengono come un pulcino preziosissimo nel nido
Allah ti protegge, Allah ti ama.
Non trovo il segreto della tua dolcissima incoscienza in questa enorme biblioteca.
La mia è sepolta chissà dove.
© Gabriele Lo Iacono, 2024